Il Reddito di inclusione – REI

Il Reddito di inclusione – REI

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Diventa legge a tutti gli effetti il Reddito di inclusione – REI, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale n. 240 del Decreto legislativo n. 17 del 15 settembre 2017 Disposizioni per l’introduzione di una misura nazionale di contrasto alla povertà che ne definisce l’entrata in vigore dal 14 ottobre 2017. Le domande potranno essere inoltrate a partire dal 1° dicembre 2017, con modalità che verranno disciplinate da comunicazioni di prossima emissione.

Il Reddito di Inclusione (REI) sostituisce dal 1° gennaio 2018 il SIA (Sostegno per l’Inclusione Attiva) in vigore dal 02 settembre 2016 che prevede misure di contrasto alla povertà attraverso l’erogazione di un contributo economico rivolto alle famiglie definite in condizione di povertà all’interno delle quali vi sia almeno un componente minorenne oppure sia presente un figlio disabile (anche maggiorenne) o una donna in stato di gravidanza accertata.

Il beneficio economico previsto dal SIA è riconosciuto ogni due mesi, pertanto a decorrere dal 1° novembre 2017 la richiesta per il SIA non potrà più essere inoltrata dai soggetti aventi diritto, che potranno trasformare il contributo in REI, se in possesso dei requisiti di accesso.

Il REI sostituirà anche l’assegno di disoccupazione (ASDI), una misura sperimentale in vigore dal marzo 2016 rivolta ai soggetti che, dopo aver percepito l’indennità di disoccupazione (NASPI – Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego) per la sua intera durata, non sono riusciti a trovare un nuovo lavoro e si trovano in una condizione di particolare e certificato disagio economico. In questo caso la domanda per il percepimento dell’assegno di disoccupazione, potrà essere inoltrata fino al 30 gennaio 2018 per coloro che abbiano terminato la NASPI entro il 31 dicembre di quest’anno.

Le misure previste dal REI si compongono di due diverse tipologie di interventi, un beneficio economico riconosciuto sotto forma di carta prepagata il cui importo varia in funzione delle condizioni economiche e delle caratteristiche della famiglia beneficiaria, ed un progetto personalizzato predisposto sotto la supervisione ed il coordinamento dei servizi sociali del Comune, di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa finalizzato a sviluppare competenze e strumenti che consentano ai soggetti beneficiari di potersi rendere autonomi uscendo dalla condizione di povertà.

Requisiti

Per poter avere accesso al beneficio i soggetti richiedenti dovranno essere in possesso dei seguenti requisiti: essere cittadini dell’Unione o essere titolare del diritto di soggiorno permanente, oppure essere cittadini anche di Paesi esterni all’Unione ma in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo; essere residente in Italia, in via continuativa, da almeno due anni al momento della presentazione della domanda.
Inoltre dovranno essere soddisfatti anche altri requisiti economici e del nucleo familiare.

  • Requisiti economici, tutti devono essere soddisfatti: valore ISEE in corso di validità non superiore a 6 mila euro; valore ISRE (l’indicatore reddituale dell’ISEE) non superiore a 3mila euro; valore del patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 20mila euro; valore del patrimonio mobiliare (depositi, conti correnti) non superiore a 10mila euro (ridotto a 8 mila euro per la coppia e a 6 mila euro per la persona sola).
  • Requisiti di famiglia, almeno una delle seguenti situazioni: presenza nel nucleo familiare di un minorenne; di una persona con disabilità e di almeno un suo genitore o un suo tutore; di una donna in stato di gravidanza accertata), di un componente che abbia compiuto 55 anni con specifici requisiti di disoccupazione.

Per poter ottenere il beneficio inoltre è indispensabile che siano soddisfatti anche i seguenti requisiti per ciascun componente del nucleo familiare: non si devono già percepire altre prestazioni di assicurazione sociale o altri ammortizzatori di sostegno al reddito, non si devono possedere autoveicoli o motoveicoli immatricolati negli ultimi due anni (esclusi i veicoli per portatori di disabilità), o imbarcazioni da diporto.

Il Contributo economico: Il valore del contributo economico riconosciuto ai richiedenti in possesso dei requisiti varia in funzione del numero di componenti del nucleo familiare e della situazione economica, da un minimo di 187,50 euro ad un massimo di 485,41 euro mensili e viene concesso per un massimo di 18 mesi, eventualmente rinnovabile per altri 12 mesi.

Il progetto personalizzato: Consiste in una serie di misure specifiche e create su misura per ogni membro del nucleo familiare, e viene elaborato dai servizi di assistenza sociale del Comune, in collaborazione con la rete dei soggetti che operano all’interno dei servizi di reintroduzione nel mondo del lavoro.

Lo sviluppo del progetto parte da una analisi della situazione contingente del nucleo familiare, con l’obiettivo di identificare le potenziali aree di azione e di miglioramento, sulla base della valutazione delle problematiche e dei bisogni. Successivamente alla fase di analisi si predisporrà il piano personalizzato, creato su misura del richiedente, che dovrà essere sottoscritto per accettazione dallo stesso soggetto beneficiario.

Solo per il 2018, in considerazione della fase di avvio della misura, il contributo economico verrà erogato per un periodo massimo di 6 mesi, anche in assenza della sottoscrizione del progetto.

Qui tutte le indicazioni sul REI fornite dal Ministero del Lavoro.