Pubblicati da Inps i dati sulle certificazioni di malattia 2016

Pubblicati da Inps i dati sulle certificazioni di malattia 2016

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L’Inps ha recentemente pubblicato i dati sui certificati di malattia prodotti nell’anno 2016 da parte di aziende pubbliche e private.

Dai primi dati si evidenzia che sono state trasmessi in totale 18,9 milioni di certificati medici, di cui 12,6 milioni provenienti dal settore privato e 6,3 milioni da quello pubblico.

I dati sono consultabili attraverso il portale telematico Inps, in formato tabellare e in una relazione che sintetizza i principali risultati evidenziando le note statistiche rispetto all’anno precedente.

In particolare, rispetto al 2015 i certificati di malattia complessivi presentati sono in aumento, l’incidenza di tale aumento è condizionata soprattutto da quelli ricevuti da parte del comparto privato (circa il 4,4% in più), mentre resta sostanzialmente invariato il numero dei certificati ricevuti da parte della pubblica amministrazione (-0,03%). Nel corso del 2016, 4,4 milioni di lavoratori del settore privato hanno avuto almeno un evento di malattia, mentre nel settore pubblico i lavoratori con almeno un evento di malattia sono risultati 1,8 milioni.

Stagionalità e distribuzione geografica

Il settore privato denota un forte incremento dei certificati presentati nell’ultima parte dell’anno (38% nel terzo trimestre) e un numero molto basso a gennaio. I dati sul settore pubblico, in controtendenza, evidenziano il numero più elevato di certificazioni presentate nella prima parte dell’anno (32% nel primo trimestre) e il numero più basso nel mese di agosto. Entrambi i settori registrano il minimo delle certificazioni presentate nel terzo trimestre (circa il 15% nel pubblico e il 20% nel privato).

Per quanto riguarda la distribuzione geografica il dato sul comparto pubblico e privato è allineato, ed evidenzia che l’area che presenta il maggior numero di certificati è il nord ovest (28,4%), mentre le isole quella con il numero minore (9,8%).

In termini di regioni, la situazione tra pubblico e privato si presenta differente. Per la pubblica amministrazione il Lazio è la regione con il maggior numero di certificati, analogamente a quanto registrato nel 2015; per il privato è invece la Lombardia al primo posto (21,5%), anche in questo caso in allineamento al dato del 2015, anche se in leggero calo come quantità complessiva.

Il giorno della settimana in cui ci si ammala più frequentemente è risultato, come per il 2015, il lunedì, sia nel settore privato che registra 2,7 milioni di malattie pari al 29,6% delle certificazioni nella settimana, che nel settore pubblico 1,3 milioni pari al 26,8% del totale.

Età e genere

Nel privato, ove l’età media lavorativa è più bassa, la fascia di età dove l’incidenza delle certificazioni è più elevata è quella tra i 40 ed i 44 anni, in cui si registrano il 15,7% di eventi di malattia, mentre nel pubblico la fascia di età più interessata è quella tra i 55 ed i 59 anni (21,0%).

Anche la distribuzione relativa al genere indica delle differenze tra i due settori, se nella Pubblica Amministrazione sono le lavoratrici donne a far registrare il numero maggiore di certificazioni di malattia (68,7%), nel privato sono invece i lavoratori maschi (56,5%).

Qualifica lavoratore e tipologia aziendale

L’analisi per dimensione e tipologia aziendale del settore privato, indica che le frequenze più elevate si registrano nelle aziende con più di 1000 lavoratori (18,8%), e in particolare le tipologie di aziende in cui si riscontra il numero più elevato di certificazioni di malattia è quello delle “Attività manifatturiere” con 1,1 milioni di lavoratori pari al 25,3%, seguito dalle aziende appartenenti al “Commercio all’ingrosso e al dettaglio, riparazione di autoveicoli, motocicli e di beni personali e della casa” (17,6%).

Infine la qualifica di lavoratori dove si osservano il maggior numero di malattie è quella degli operai, con 2,9 milioni di eventi nel 2016, pari al 67,4%, seguita dagli impiegati con1,27 milioni (29,2%) e quindi dagli apprendisti.